Che nottata questa appena passata! Un sonno così riposante non me lo ricordavo da giorni! Nonostante la sistemazione precaria (un materasso messo su un tavolo) e la luna che mi rischiariva la stanza, ho dormito benissimo.
Alle 4.15 mi alzo, il tempo di preparare le mie cose, mi rimetto di nuovo in strada. Decido che la prima sosta da fare è a Formello per la prima colazione.
Mi incammino, il tratto iniziale è veramente sfiancante, ci sono delle salite "stucca fiato", che veramente ti tolgono il respiro, specie se affrontate a freddo di prima mattina. Dopo la salita viene per fortuna la discesa. Scendendo giù per la collina ed ho fatto un incontro da brivido. Sulla strada eravamo in due, io e un cinghiale. Sicuramente ci siamo morti di paura insieme, lui mi vede, frena sulle sue zampe mi guarda, si gira e scappa come un fulmine proprio come nei cartoni animati.... questa volta mi è andata veramente bene (mai sfidare un cinghiale!).
Il percorso di oggi è veramente molto bello, si entra nelle aree protette del Parco Vejo e si ha la possibilità (di mattina presto) di incontrare cavalli e mucche da latte (si chiamano vacche in termine tecnico) che pascolano liberamente e beatamente sull'erba a pochi metri dalla Via (a mio avviso meglio non toccarli nella maniera più assoluta visto che sono in gruppo). C'è anche la possibilità di guadare un ruscello molto carino, lo si attraversa grazie a dei massi posti nell'acqua, oltre ad ammirare le specie locali tipiche di questa zona si possono vedere anche carcasse di macchine all'interno del ruscello (specie alloctone).
Entro nella città di Formello alle 7.00, tempo di un orzo e due cornetti al cioccolato e via, di nuovo in strada. Speravo di riprendere i pellegrini italiani che ieri si sono fermati in questa città ma a quanto pare sono già avanti da un pezzo... pazienza !
Finalmente, dopo altre salite e discese si arriva a La Storta, non conosco il perché di questo nome, però entrando nella vallata prima di arrivare in città ho visto una cos che mi ha lasciato a bocca aperta. Un agricoltore che sfalciava la gramigna con una...... mietitrebbia !!! Forse il nome La Storta è dato perché le persone qui hanno la testa ... storta ! :D
Oggi sono ospite dal centro di accoglienza dalle Suore delle Poverelle, in città pochi conoscono questo posto, per chi vorrebbe alloggiarci, arrivarci è molto semplice, sempre rimanendo sulla Cassia, sulla destra si vede un grande distributore della IP, si deve salire sulla strada che è di fronte al distributore, il primo cancello (grigio chiaro) è quello del centro di accoglienza (c'è una targa pellegrina all'esterno).
Dopo un paio di ore mi hanno raggiunto anche il gruppo di pellegrini che avevo lasciato a Campagnano. Questa sera insieme a loro andiamo a cena in una pizzeria qui vicino, la mia penultima cena prima di concludere il mio fantastico viaggio.
Domani è il grande giorno, si arriva a Roma, la città eterna. Sicuramente sarà una tappa fatta di profonda riflessione e che mi farà avere diversi flash a ritroso di questo bellissimo viaggio. Il percorso è relativamente breve, sui 18 km massimo, speriamo di riuscire ad ottenere il timbro e il Testimonium senza grossi problemi e soprattutto evitare le file turistiche (che io non sopporto).
Buona proseguimento a tutti
Matteo
Chi passa prima ?
Fauna locale (alloctona)
La rivoluzione in agricoltura
Cos'ho imparato oggi?
1)Che la peggiore sistemazione può rivelarsi una comodità assoluta
2)Che quando scappano gli animali, non sono poi tanto diversi dai cartoni animati.
3)Stare in mezzo agli animali allo stato brado e averceli a distanza cosi ravvicinata, quasi a toccarli, è un esperienza fantastica
4)Ci son persone che senza faccia e ritegno buttano di tutto nei ruscelli
dalle foto sei dimagrito.... hahaha
RispondiEliminaMattia
Ho perso poco, circa 3,5 Kg ... nulla di che :D
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