mercoledì 5 giugno 2013

Giorno 17: Pontremoli - Aulla

La notte è passata molto velocemente, ho dormito molto bene e mi son riposato abbastanza. La giornata di ieri è stata veramente pesante e prendere sonno è stato un attimo. Dopo una rapida colazione, invito i miei amici di ventura ad andare avanti e a non aspettarmi, ci si vedrà insieme ad Aulla, la tappa di oggi.
 
Ieri sera prima di addormentarmi mi sono visto un pochino il tracciato in modo da capire tutti i punti di passaggio tra la Francigena e le strade principali. Questa mattina ho messo in pratica il mio piano, prendere la Francigena fino fuori Pontremoli e rimanere sulla strada principale fino all'arrivo di Aulla.
 
Camminando sulla SS, dopo un pezzo mi accorgo di essere inseguito dagli amici di ventura, avevano preso la Francigena ma a quanto pare si son persi oppure il percorso non era segnalato a dovere, hanno deciso di riprendere la strada principale, la stessa scelta da me. Erano sorpresi nel vedermi li... ogni tanto la buona stella mi consiglia la strada giusta ... ogni tanto però! :)
 
Il tratto sulla SS non è certamente il massimo, c'è uno spazio forse di 15 cm tra la linea bianca e l'erba, impossibile per camminare in tutta sicurezza ed oggi tra l'altro il traffico è molto intenso, devo fare veramente attenzione, specie in curva.
 
L'arrivo ad Aulla mi ha fatto pensare alla sua alluvione di alcuni anni fa (2011). Ho visto che la città non ha dimenticato nulla e conserva dentro di se ancora le cicatrici di quel triste giorno. Ci sono targhe apposte sui paletti dell'illuminazione pubblica o della segnaletica che indicano i punti sicuri di ammassamento per la popolazione in caso di rischio idrogeologico, inoltre molti negozi (purtroppo sfitti) cercano di incentivare i futuri commercianti indicando che quella zona del negozio non è "zona alluvionale"... credo veramente che non sarà una cosa semplice per tutti dimenticare.
 
Oggi sono ospite presso l'Abbazia di San Caprasio. Vengo accolto subito da don Giovanni, un prete giovane forse sui 40 anni, molto alla mano ma con metodi sbrigativi. La struttura è veramente straordinaria, ristrutturata di recente, con letti a castello, bagni nuovissimi e tra le 3 camerate disponibili, ho scelto una specie di mansarda dov'è possibile accedere ad un balcone dove poter stendere i panni lavati. Oggi è una bellissima giornata ed il sole asciuga tutto con rapidità!
 
La cena di questa sera è stata un po' particolare. Oggi è mercoledì e molti esercizi commerciali, specialmente i ristoranti, restano chiusi qui ad Aulla. Abbiamo trovato una locanda dove con poco è possibile mangiare qualcosa di buono e locale. Insieme a noi c'è Mario, il pellegrino milanese anche lui al suo primo cammino sulla Francigena.
Davanti questa locanda stavano stendendo dei veli di vernice impermeabile sul legno (all'esterno) e Peter sentendo questo odore forte rinuncia ad entrare nel locale per un motivo che secondo me è di difficile comprensione. Alla fine andiamo io e Mario, Peter, Roland e Gudrun vanno da un'altra parte.
Il locale dove sono stato si chiama "Girardegno", è una cantina-locanda-affittacamere che offre dei menù molto particolari, tra tutti i Panigacci. Sono tipo delle crepes più spesse, cotte su pietre in terracotta, da gustare con il pesto, con i salumi e con la nutella, il tutto, innaffiato con acqua, vino e caffè a soli 17 euro. Questa è stata una bella occasione per assaggiare la cucina locale (e pensare che la settimana scorso mi son detto "Possibile che non posso mangiare nulla di locale?" ... ed ecco l'occasione) e per conoscere Mario, un pellegrino dal passato..... Hippy !!! Mi ha raccontato della sua vita, dei suoi giri intorno al mondo (specie nella Germania e nella Russia in piena guerra fredda) delle belle emozioni provate ma anche delle brutte, insomma una serata veramente piacevole. Sono stato veramente contento. Mi ha fatto anche provare la sua pomata all'arnica per il mio dolore al tallone, speriamo che faccia effetto e che domani non mi dà nessun problema.
 
La prossima tappa sarà Sarzana o forse Avenza, sinceramente non lo so, dipende da come mi sento e come rispondono le mie gambe. A breve credo che saluterò questo gruppo di ventura, non lo so, ma penso che sia una cosa buona per me e per il mio cammino. Preferisco un viaggio più rilassante e senza forzare troppo sui chilometri. Il corpo è  una macchina perfetta, se non lo ascolti grippa!
 
Mancano ancora circa 500 Km per arrivare a Roma, speriamo bene.
 
Un abbraccio a tutti
 
Matteo  
 

Pieve di Sorano

L'Abbazia vista dal ponte di Podenzana

Fiume Magra

Mario

Il ponte antico di Pontremoli
 

Un segnale che fa pensare...

Abbazia di San Caprasio


My room

....Zona non alluvionabile ...
 
 
 
 
Cos'ho imparato oggi?
 
1)Ognuno deve andare secondo i propri ritmi e secondo la propria idea di percorso ideale
2)Ho scoperto cosa sono i Panigacci e che buoni !!!
3)Aulla è una città che ha una ferita difficilmente rimarginabile

3 commenti:

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