Ieri sera siamo andati a fare cena in un ristorante nella piazza di Sutri, è la prima volta che mi trovo scontento in un locale, purtroppo capita. Al mio rientro in camera sento bussare alla porta, Maria mi chiama dicendomi che è arrivato Antonio.... il pellegrino che ho lasciato mezzo dolorante a Piacenza, mi ha raggiunto. Dopo quasi un oretta passata a chiacchierare sulle ultime vicende, ci siamo messi d'accordo di fare la strada insieme domani, finalmente non sono solo !
Sveglia alle 4.50 (ho esagerato visto che oggi è domenica), alle 5.40 già ero in strada, sulla via Francigena. Antonio ha una paura tremenda a passare sulla Cassia però oggi ha accettato un giro da brivido ma alla condizione che io mi metto davanti e faccio da apripista ... ormai sono abituato a vedere le macchine sfrecciare a pochi cm dal tuo braccio, nessuna paura.
Il percorso iniziale è tutto asfalto, superato però la città di Monterosi, inizia il tratto di sterrato misto ad asfalto. Dato che non ci sono altre città fino a Campagnano, ho deciso di fare una sosta per la colazione. Invito Antonio a non aspettarmi e di proseguire. Con il suo passo lento è un gioco da ragazzi recuperarlo (ho pensato... ma mi sono sbagliato!).
Finita la mia colazione al bar, riprendo la Via, vado a velocità sostenuta, circa 5,5 km/h, voglio recuperare Antonio il più presto possibile e soprattutto cercare di arrivare a destinazione prima delle 11.30 per via del sole inizia a scottare.
Allungo sempre il passo, le salite le brucio molto velocemente grazie alla spinta dei bastoncini e del giusto passo. Ho corso per 12 km ma di Antonio manco una traccia, nemmeno sul terreno (c'erano solo gli zoccoli di cavallo.... avrà per caso cambiato calzatura per avere più grip? Mistero !!!).
Sono arrivato a Campagnano di Roma alle 11.15 ed ho avuto la fortuna di entrare in chiesa nello stesso istante in cui è cominciata la messa... ne approfitto, sono o no un pellegrino?
Ultimata la funzione, inizio a cercare l'ostello. Questa sera sono ospite presso l'Oratorio di San Giovanni Battista, peccato che accolgono pellegrini solo alle 14.30. Ne approfitto quindi di andare a mangiare qualcosa di leggero al bar li vicino, gestito da Mario (ha lavorato sull'Andrea Doria!). Tra una chiacchiera e l'altra sono arrivate le 14.30, un signore (a quanto pare un aiutante) mi ha aperto l'ostello, messo il timbro e mi ha fatto accomodare. Purtroppo qui si dorme per terra, ma va bene lo stesso, ho già provato l'esperienza di Sarzana ed è andata abbastanza bene.
Per fortuna non sono solo nemmeno qui, sono arrivati i due pellegrini di Sutri (l'olandese e il tedesco, Maria e Angelo sono andati a Formello), poi si sono aggiunte due sorelle danesi, di cui una, la più espansiva, mi ha posto tante domande in inglese, ho provato a rispondere ma alcune sono cadute nel vuoto purtroppo !!! Mannaggia alla lingua !
Alla sera siamo tornati da Mario per la cena, con le sue portate super veloci e a buon prezzo, ci siamo riempiti la pancia ridendo e scherzando tra di noi. Veramente una bella serata.
Alla fine ho ceduto alla tecnologia, mi sono fatto fare le domande in danese dalla pellegrina su Google traductor in modo da capirci qualcosa e.... ha funzionato !!! Ci siamo scambiati delle informazioni.
Domani andremo tutti a La Storta, penultima tappa prima di arrivare nella città di Roma, che con la sua grandezza ci separerà per l'ennesima volta tutti quanti.
Buona notte pellegrini
Matteo
Peccato che ci avevano raccolto il grano
Autobus con la gomma a terra ...
L'amico quadrupede...
Porta Romana di Campagnano
Cos'ho imparato oggi?
1)Che quando c'è la doppia corsia di marcia, meglio non prendere la Cassia
2)Che i danesi sono molto espansivi e simpatici
3)Che quando non ci sono più le tracce sul terreno del pellegrino che ti ha preceduto significa due cose: o ha sbagliato strada oppure è stato divorato da un branco di cani dietro qualche siepe ... !!! :D
ciao!
RispondiEliminadc
Ciao don !
EliminaSiamo arrivati (o quasi) finalmente !
Bacioneeeeeee
RispondiElimina