domenica 2 giugno 2013

Giorno 14: Fidenza - Fornovo di Taro

Sono giunto a Fidenza, ho chiesto alloggio alla parrocchia di Cabriolo per via dei posti non più disponibili presso il convento dei Padri Cappuccini (Pace e Bene). Stando nella mia piccola stanza ad un tratto è entrato il parroco, padre Marek (dalla Polonia) e mi avvisa che questa sera sono in compagnia con altri 3 pellegrini. Non vedo l'ora di conoscerli, però facendo un po' mente locale mi son detto... "Mi son fermato 2 giorni a Piacenza, vuoi vedere che magari i pellegrini sono Peter e gli amici della carriola (vi spiego il perché più avanti)? Ed infatti, sono arrivati loro, che con qualche battuta mi hanno fatto capire che avevo barato (ho spiegato le mie buone ragioni e alla fine mi hanno detto... "hai fatto bene").
 
La cena è stata bellissima, tra i prodotti offertoci dal parroco e un po' di cibo che avevano i pellegrini (avevano fatto spesa) ci è uscito un menù bello sostanzioso... 1 kg di pasta con sugo e wurstel e l'insalata (il dessert era con pane e nutella :D).
 
Dopo la cena, due chiacchiere scherzose e via sotto i sacchi a pelo.
 
Questa mattina sveglia alle 7.15, dopo una colazione super abbondante e dopo aver preparato i nostri rispettivi zaini ci siamo avviati lungo la Via.
C'è una particolarità, a distanza di una settimana ho avuto la mia spiegazione ad una domanda..."perché i pellegrini non camminano insieme?" Bhè, la coppia R&G (Roland e Gudrun) stamattina è partita prestissimo, io mi sono messo al loro inseguimento dato che Peter Twin Turbo aveva da fare in bagno.
Ho provato ad allungare il passo ma di loro nessuna traccia, nel frattempo vedo che Peter mi ha raggiunto, è a circa 500 metri da me. Ad un tratto mi volto e dietro di me non c'è nessuno, provo a rallentare il mio passo e nulla, provo anche ad aspettarli, non si vedono. Tra tutti i pensieri catastrofici mi son detto, vuoi vedere che sono entrati nella chiesa su in collina? E così è stato. Io nel frattempo mi sono rimesso al mio passo di 5 km/h (secondo il gps) ed ho mantenuto questa velocità per quasi tutto il percorso.
 
Il percorso odierno inizia a diventare affascinante, non ci sono più i campi con il terreno pianeggiante e lungo, qui ci sono delle vere e proprie colline da scalare! Facendo un rapido conteggio, oggi abbiamo scollinato almeno 5 volte, e non è poco!
 
Il viaggio procede in solitaria per tutto il tratto (30,5 Km), ci sono alcuni punti dove sembra assurdo percorrerli, ho tagliato lungo la strada principale guadagnando almeno 1 km su tutto il percorso.
 
L'arrivo a Fornovo avviene passando in mezzo al Parco Fluviale Taro, è stata una bella mazzata qui, picchiava un sole allucinante (erano le 14.40), l'aria quasi irrespirabile e la paura che qualche serpente potesse sbucare da un momento all'altro (il percorso era su pietre)... non è stato di certo il massimo della vita.
 
Arrivato a Fornovo (con il suo ponte lunghissimo) trovo subito l'ospitale, questa sera siamo ospiti nella parrocchia di Santa Maria Assunta, locale molto accogliente e pulito, dotato di cucina. Aspetto al bar l'arrivo dei miei amici ma dopo 30 minuti nemmeno l'ombra. Ne approfitto per salire in camera, di radermi e farmi la doccia, perdo altro tempo e nulla... alla fine decido di ritornare nelle vicinanze del ponte nella speranza di intercettarli e nulla. Mi son preoccupato.
 
Alla fine in lontananza vedo spuntare Peter con il suo zaino mastodontico e con la copertura arancione, gli vado incontro, subito dopo arrivano anche gli altri. Mi spiegano che si erano persi a causa di una indicazione poco chiara e che hanno vagato nel nulla per molto tempo. Li accompagno all'ospitale, dopo una doccia e quattro chiacchiere parliamo della tappa di domani.
Domani la tappa è Berceto, a 8 km dal Passo della Cisa. Sinceramente non so come sarà, devo valutare se fermarmi o meno a Cassio (18,5 km) oppure proseguire per arrivare a Berceto. Le previsioni meteo non sono molto belle per domani, danno pioggia, inoltre il tratto, seppur breve è dotato di molte salite e discese, quindi sicuramente possono darmi qualche problema (speriamo di no).
 
Adesso l'unico problema è capire come uscire dall'ostello domani. In pratica siamo chiusi dentro. La signora nel mazzo di chiavi che mi ha dato, non ha visto che c'è una chiave che non apre il cancelletto...come dice Peter, è un problema di domani non di questa sera, domani ci pensiamo su!
 
 
Buona notte pellegrini
 
 
Matteo
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



 

 

Il pellegrino nero

3 litri di acqua e stavo così
 

Monumento ai caduti sulla Vittorio Veneto
 

 

Uno dei tanti guadi
 

 




 

 

 

 

Tecnologia tedesca... bhà...
 
 
 
 
Cos'ho imparato oggi?
1)Che si cammina da soli ma si sta insieme quando si mangia;
2)Che il gps è una cosa fondamentale per affrontare la Francigena senza perdersi.
 
 


5 commenti:

  1. Risposte
    1. Ciao don !
      Ci stò pensando ancora su.
      Che strana che è la vita, sulla mia credenziale c'è la sua firma !
      La vita.... un mistero !

      Un abbraccio

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  2. Ciao Mattia,
    Benvenuto nel club dell'avventura :D

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