Dopo la bella serata allegrotta di ieri sera, ci siamo svegliati più in forma che mai, peccato che questa mattina il tempo è brutto: Piove!
Dopo aver fatto una bella colazione (caffè latte + pane, banana e mela per me, gli altri mangiano di tutto, non basterebbe un posti intero per descrivere che cosa mangiano :D), ci dirigiamo sulla Via Francigena. Oggi siamo indecisi se fare il percorso fino a Cassio oppure il percorso fino a Berceto... chissà, vedremo più avanti.
La Via iniziale è veramente molto tosta, si sale di quota molto rapidamente (già al primo km iniziano le salite, non è proprio il massimo per una persona che inizia a camminare di prima mattina a freddo) per poi ridiscendere la collina e tornare alla stessa quota iniziale (forse era il caso di passare sulla SS, ma siamo rimasti sulla Via).
Il tratto di strada successivo per fortuna è pianeggiante, circa 5 km e camminando cosa trovo? Un cellulare. Lo raccolgo (era fradicio d'acqua ma funzionava ancora) lo asciugo come si deve ed inizio a spulciarci dentro in modo da capire di chi è (questo mi ha fornito un buon diversivo per non pensare alle salite successive). Mi accorgo che il cellulare è di una donna, all'interno ci sono foto di una certa importanza sentimentale (comunione dei figli) e quindi credo che sia molto importante la sua restituzione. Ho iniziato dalla rubrica, tra le tante voci sono riuscito a beccare quello del fidanzato/marito/convivente ma non riuscivo ad agganciare il suo numero e non ho capito il perché. Successivamente alla voce casa non mi dava nulla, provo alla voce Suocero e finalmente qualcuno risponde (da precisare che ho chiamato con il mio cellulare visto che il trovatello era senza credito... !!!). Gli spiego la situazione e gli dico che oggi sarò di stanza a Cassio.
Il viaggio procede bene, iniziano delle forti salite (devo ringraziare i ragazzi del Corpo Forestale dello Stato che due anni fa mi hanno insegnato qualche tecnica di passeggio in salita con i bastoncini e... in questo tratto si è rivelato utilissimo), prima su asfalto (molto lunghe, anche 4 km) poi su sterrato (pieno di fango e acqua che si incanalava sulla stradina ... un disastro insomma) e per concludere il tutto è ricominciato anche a piovere !!!
Dopo circa 19 km di cammino (tappa breve per la distanza ma difficile viste le salite) arriviamo a Cassio. Avevo chiamato ieri per una stanza, entrando nel bar, inizio a scorgere qualcosa che mi turba (chi mi conosce, sa che ho delle buone percezioni), devo andare via da quel posto e subito pure. Dico al proprietario che non mi fermo li per la notte (per un posto solo non succede nulla, l'ostello era vuoto) mi scuso (dopo 10.000 sbruffamenti da parte sua) ed esco fuori. Oggi, anche a costo di arrivarci sui gomiti, devo giungere a Berceto.
E via di altri 13 Km di strada, per lo più asfalto (della SP62) con qualche sterrato della Via Francigena. Io e Peter abbiamo studiato il percorso più rapido e meno difficoltoso per giungere a Berceto sul mio gps e sulla sua mappa cartacea.
Dopo tanti km e tante soste, finalmente siamo giunti a Berceto (nel frattempo ci hanno raggiunto Roland e Gudrun). Oggi siamo ospiti presso la Casa della Gioventù di Berceto.
Dopo una rapida doccia (e aver forato la mia 3° vescica al piede), iniziamo a preparare la pappa. Con noi c'è anche un pellegrino italiano di Milano... Mario. Insieme mangiamo pasta, insalata, yoghurt e cioccolata.
Dopo un po' mi chiama il marito/convivente/separato e mi dice che lui è a Berceto per riprendersi il trovatello (ci siamo sentiti telefonicamente prima), dopo avergli spiegato la strada e avergli riconsegnato il cellulare (di cui l'unica cosa che mi ha detto è che mi offriva un caffè come riconoscenza... un caffè in una città dimenticata da Dio dove tutto è chiuso alle 20... bella idea furba! Almeno a lasciarmi i soldi per il caffè dell'indomani... bhà!) mi sono messo a studiare la tappa successiva insieme a Peter. Il tragitto è Berceto - Pontremoli, sono circa 28 Km, non è di certo una passeggiata dato che passiamo su al Passo della Cisa, con i suoi oltre 1000 metri di quota.
Speriamo che possa andare tutto per il meglio e senza problemi, soprattutto per quanto riguarda la vescica che ho appena scoppiato con la tecnica pellegrina :D
Buona notte a tutti
Matteo
Roland ed il suo collega
Pour moi amour
Peter
900 metri per Berceto
Vecchia strada romana
Il Duomo di Berceto
Se magna ... o quasi!
Il trovatello ....
Cos'ho imparato oggi?
1)Che se trovi un cellulare forse meglio darlo ai Carabinieri
2)Chi hanno i macchinoni a volte so più spilorci di quello che già sembrano
3)Che la Majella mi ha insegnato a scalare le montagne nel modo giusto.
4)Ci vuole il magnesio e lo zucchero per sopportare uno stress fisico molto lungo in salita (Peter docet!)
5)Tu sei un buon Pellegrino Matteo (Peter)
Buon viaggio! dc
RispondiEliminaGrazie mille !
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