domenica 23 giugno 2013

Giorno 34: Vetralla - Sutri


Questa mattina sveglia ancora più presto del solito, alle 4 ero già in piedi a preparare il mio zaino. Questa notte è stata una notte un po’ strana, mi sono svegliato di colpo ed ho visto delle ombre nere vicino al mio letto che mi fissavano, ormai in queste ultime tappe succede sempre così,  non ancora riesco a capire cosa vogliono da me, speriamo di trovare una risposta prima di arrivare a Roma.

Alle 4.16 mi chiama la suora (di colore) al telefono per sapere se ero sveglio e se si doveva alzare o meno (poverina). Purtroppo l’unico modo di uscire da questa struttura è farsi aprire i cancelli !!!

Salutato la suora, mi rimetto in marcia. Ieri ho visto che la strada migliore per percorrere la Francigena in questo tratto è la vecchia e pericolosa Cassia. È strano, nonostante siamo a sabato c’è un traffico continuo sulla strada anche alle 4.30 del mattino! Fa veramente freddo, le temperature sembrano cambiare piuttosto rapidamente in queste ultime ore. Forse domenica sera ci sarà una forte pioggia che mi accompagnerà fino a lunedì pomeriggio (spero vivamente di no).

A Capranica (piccola città a 3 km circa da Sutri) ne ho approfittato per fare una buona colazione a base di orzo e brioche al cioccolato. Il barista un po’ dell’altra sponda, è stato gentilissimo e simpaticissimo con me, sicuramente perché sono un povero pellegrino molto stanco!

Riprendo il viaggio e tra le tante macchine che mi strombazzano senza motivo (quelle del senso opposto di marcia) arrivo a Sutri. E una città molto piccola e la prima impressione che ho avuto è stata “è un paese per vecchi” ma mi sono sbagliato. Ci sono anche persone giovani per fortuna. Ho assaporato un po’ di focaccia del forno locale e all’ombra del duomo mi sono messo a studiare la collocazione delle Monache Carmelitano di Clausura, la struttura che mi accoglierà questa notte.

Arrivato nel Convento, suono, mi apre una monaca (public relation) che da dietro un divisorio in legno mi chiede i documenti, credenziale e soldi. Dopo uno scambio di battute, mi consegna la chiave e mi dirigo nell’edificio attiguo per posare il mio zaino e farmi una doccia. Entro nella casa e le luci non funzionano. Cominciamo bene! Salgo le scale con la torcia del mio cellulare e trovo un interruttore della luce... questo funziona! Ad un tratto mi esce una monaca giovanissima da una camera che mi chiede. “Sei il pellegrino?” ed io “Si, sono io...” lei mi chiede di accomodarmi di sotto che sta finendo di pulire la mia stanza. Con pazienza (solo 10 minuti per fortuna) attendo la fine delle pulizie, lei scende per le scale, entra nella piccola saletta/ripostiglio mi guarda e rimane di stucco. Gli dico... “mi son fermato qui...” lei prende e scappa dalla porta come un fulmine senza aggiungere parola. Ho pensato dentro di me ... “Ammazza qui stanno messe proprio bene!”. Pensavo che ci fosse un’altra suora su, ho atteso 5 minuti ma non udendo più rumori sono salito al piano di sopra che era ...completamente vuoto.

Adesso io sia chiaro non voglio offendere nessuno, però non ho mai tollerato le forme di estremismo religioso, ne cristiano, ne musulmano, ne di altre religioni minoritarie, lo trovo una violazione alla natura dell’uomo, chiudersi e regredire, marcire dentro e soprattutto non crescere e quindi non fare nessuna esperienza, se non (forse) accrescersi spiritualmente. Ma nella vita non basta solo lo spirito, ci vuole anche dell’altro ! E la cosa che mi ha sorpreso di più è che la monaca era anche giovane, dai lineamenti forse tra 27 e 32 anni, e soprattutto bella ! Scelte di vita, pazienza.

Questa sera andrò a cena fuori, ho adocchiato una trattoria proprio nel centro del paese, chissà, magari posso gustare qualcosa di veramente buono e tipico.

Domani sarà la volta di Campagnano di Roma, si esce definitivamente dalla provincia di Viterbo e si entra in quella di Roma che in altre due tappe mi condurrà direttamente a Piazza San Pietro.

Nel frattempo sono arrivati atri due pellegrini, a giudicare dalle voci due ragazzi, vediamo se riuscirò a conoscerli.  

Un abbraccio a tutti, pellegrini e non

 

Matteo

 






Alla faccia delle scie chimiche....
 

 





 
 
 
 

Cos’ho imparato oggi?
1)Che l’estremismo religioso non ha nessun senso, specie quando non si ha la possibilità di accrescersi e confrontarsi con le persone.
2)Ci sono anche monache belle
3)C’è una fruttivendola che ha sbagliato mestiere, doveva fa la pesciarola!


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