domenica 9 giugno 2013

Giorno 20: Pietrasanta - Valpromaro

Questa mattina, come ormai ci siamo imposti, sveglia presto alle 5.30. Cerchiamo di fare il più piano possibile in modo da non disturbare i pellegrini inglesi che dormono ancora. Uscendo dall’ostello, la città sembra piano piano prendere vita con i primi raggi del sole, ci sono gli spazzini che puliscono per terra, i vigilantes che in zone strategiche sorvegliano tutta la piazza e i palchi che anche oggi accoglieranno nuovi ospiti per la manifestazione “Ti presento il mio prossimo libro”.
Iniziamo il cammino passando sulla strada, evitando di prendere nel tratto iniziale la Francigena. Le persone ci osservano, chi perplesso, chi con ammirazione, chi invece ci suona il clacson e ci saluta con la mano urlando dal finestrino ciaooooo... le persone sono tutte diverse e meno male !
Successivamente, sempre andando sulla via principale (la Francigena a volte passa sullo sterrato, altre volte riprende l’asfalto della statale, facendo un percorso a zig zag) ci accorgiamo che inizia ad essere un po’ pericolosa per noi pellegrini, ci sono piante ai lati, non esistono marciapiedi poi oltre al solito via vai di camion e macchine ci si sono aggiunti anche i ciclisti che con le loro bici ci passano accanto come fulmini. Forse è il caso di sfruttare lo zigzag della Francigena sullo sterrato e così facciamo. Costeggiamo l’argine del fiumiciattolo fino alla città di Camaiore. Qui c’è la sosta al bar (un the, una sfogliatina di mele e una alla nutella, tutte buonissime!) e dopo aver studiato il percorso stradale per l’ennesima volta, ci siamo messi a leggere il giornale locale (specie sulle previsioni dell’indomani... la pioggia ci sarà lunedì e martedì, noi l’attendiamo senza paura, siamo pellegrini).
Riprendiamo il nostro cammino e ci fermiamo nella chiesa di S.Maria Assunta, sempre a Camaiore. Prima di entrare nella chiesa ho visto un manifesto tipo quelli che si usano per i morti e con la foto di una giovanissima donna in abito da sposa (nel suo giorno più bello). Il manifesto recitava così “Ci sarà una festa anche per te ma devi aspettare ancora un pochino” (dal suo diario). È stato un po’ straziante per me (visto che la mia ragazza mi ha regalato il suo diario), non so cos’è successo a questa povera donna, di certo non era proprio questa la festa che voleva forse regalare a suo marito.
Riprendiamo la Francigena, purtroppo stavolta il tratto di strada ufficiale è sulla statale, c’è veramente poco spazio per camminare e le macchine ti passano di fianco a velocità folle, per non parlare dei camion che cercano di passarti il più lontano in curva.
Mentre avanzo sulla Via mi sento chiamare da un ciclista e mi dice “Tu sei un pellegrino???” ed io “si certo”. Si presenta subito ed è Matthias Avril, un tedesco che con la sua bici da turismo scende anche lui a sud, direzione Roma. Dopo uno scambio di battute, monta sulla sua bici e riprende il suo percorso.
Noi siamo arrivati a Valpromaro, tappa di oggi. Siamo ospiti presso la parrocchia di San Martino, una struttura veramente fantastica che ha tutto quello che serve per un pellegrino, letto con federe monouso, lavatrice, cucina, un grandissimo cuoco (volontario, tengo a precisarlo visto che sono persone che possono benissimo stare a casa a grattarsi la pancia ed invece sono qui ad accoglierci e a coccolarci) di nome Mario, reduce da un pellegrinaggio a Santiago. Questa struttura è talmente particolare che è possibile anche scendere nel ruscello sottostante per rinfrescarsi i piedi !!! Consiglio a tutti i pellegrini di fermarsi, anche per una semplice sosta e un caffè, ai volontari doniamo un sorriso e un motivo in più per continuare nel loro impegno unico e veramente grandissimo.
Domani sarà la volta di Altopascio, passando per Lucca. La tappa sarà veramente lunga, siamo sui 30 km. Per fortuna il traffico di domenica è ridotto e poi data la distanza ci alzeremo presto sfruttando il fresco della mattina.
Adesso filo a dare una mano a Mario, dalla cucina arriva un odore buonissimo !!!
Buona notte pellegrini
Matteo




Una AMG che fa il pieno ...

Che copertura fittissima...

I camion... un problema per i pellegrini


Strani incontri ...

Che fantasia ...






 
Scie chimiche ...   


Cos'ho imparato oggi ?
1)Che ogni tanto la diversità aiuta ad avere un mondo più vario e più bello
2)Non importa il mezzo che usi, sei e sarai sempre un pellegrino
3)Mario cucina proprio bene !

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