Questa mattina, come
ormai ci siamo imposti, sveglia presto alle 5.30. Cerchiamo di fare il più
piano possibile in modo da non disturbare i pellegrini inglesi che dormono
ancora. Uscendo dall’ostello, la città sembra piano piano prendere vita con i
primi raggi del sole, ci sono gli spazzini che puliscono per terra, i
vigilantes che in zone strategiche sorvegliano tutta la piazza e i palchi che
anche oggi accoglieranno nuovi ospiti per la manifestazione “Ti presento il mio
prossimo libro”.
Iniziamo il cammino
passando sulla strada, evitando di prendere nel tratto iniziale la Francigena.
Le persone ci osservano, chi perplesso, chi con ammirazione, chi invece ci
suona il clacson e ci saluta con la mano urlando dal finestrino ciaooooo... le
persone sono tutte diverse e meno male !
Successivamente, sempre
andando sulla via principale (la Francigena a volte passa sullo sterrato, altre
volte riprende l’asfalto della statale, facendo un percorso a zig zag) ci
accorgiamo che inizia ad essere un po’ pericolosa per noi pellegrini, ci sono
piante ai lati, non esistono marciapiedi poi oltre al solito via vai di camion
e macchine ci si sono aggiunti anche i ciclisti che con le loro bici ci passano
accanto come fulmini. Forse è il caso di sfruttare lo zigzag della Francigena
sullo sterrato e così facciamo. Costeggiamo l’argine del fiumiciattolo fino
alla città di Camaiore. Qui c’è la sosta al bar (un the, una sfogliatina di
mele e una alla nutella, tutte buonissime!) e dopo aver studiato il percorso
stradale per l’ennesima volta, ci siamo messi a leggere il giornale locale
(specie sulle previsioni dell’indomani... la pioggia ci sarà lunedì e martedì,
noi l’attendiamo senza paura, siamo pellegrini).
Riprendiamo il nostro
cammino e ci fermiamo nella chiesa di S.Maria Assunta, sempre a Camaiore. Prima
di entrare nella chiesa ho visto un manifesto tipo quelli che si usano per i
morti e con la foto di una giovanissima donna in abito da sposa (nel suo giorno
più bello). Il manifesto recitava così “Ci sarà una festa anche per te ma devi
aspettare ancora un pochino” (dal suo diario). È stato un po’ straziante per
me (visto che la mia ragazza mi ha regalato il suo diario), non so cos’è successo a questa povera donna, di certo non era proprio
questa la festa che voleva forse regalare a suo marito.
Riprendiamo la
Francigena, purtroppo stavolta il tratto di strada ufficiale è sulla statale,
c’è veramente poco spazio per camminare e le macchine ti passano di fianco a
velocità folle, per non parlare dei camion che cercano di passarti il più
lontano in curva.
Mentre avanzo sulla Via
mi sento chiamare da un ciclista e mi dice “Tu sei un pellegrino???” ed io “si
certo”. Si presenta subito ed è Matthias Avril, un tedesco che con la sua bici
da turismo scende anche lui a sud, direzione Roma. Dopo uno scambio di battute,
monta sulla sua bici e riprende il suo percorso.
Noi siamo arrivati a
Valpromaro, tappa di oggi. Siamo ospiti presso la parrocchia di San Martino,
una struttura veramente fantastica che ha tutto quello che serve per un
pellegrino, letto con federe monouso, lavatrice, cucina, un grandissimo cuoco
(volontario, tengo a precisarlo visto che sono persone che possono benissimo
stare a casa a grattarsi la pancia ed invece sono qui ad accoglierci e a
coccolarci) di nome Mario, reduce da un pellegrinaggio a Santiago. Questa
struttura è talmente particolare che è possibile anche scendere nel ruscello
sottostante per rinfrescarsi i piedi !!! Consiglio a tutti i pellegrini di
fermarsi, anche per una semplice sosta e un caffè, ai volontari doniamo un
sorriso e un motivo in più per continuare nel loro impegno unico e veramente
grandissimo.
Domani sarà la volta di
Altopascio, passando per Lucca. La tappa sarà veramente lunga, siamo sui 30 km.
Per fortuna il traffico di domenica è ridotto e poi data la distanza ci
alzeremo presto sfruttando il fresco della mattina.
Adesso filo a dare una
mano a Mario, dalla cucina arriva un odore buonissimo !!!
Buona notte pellegrini
Matteo
Una AMG che fa il pieno ...
Che copertura fittissima...
I camion... un problema per i pellegrini
Strani incontri ...
Che fantasia ...
Scie chimiche ...
Cos'ho imparato oggi ?
1)Che ogni tanto la diversità aiuta ad avere un mondo più vario e più bello
2)Non importa il mezzo che usi, sei e sarai sempre un pellegrino
3)Mario cucina proprio bene !
Nessun commento:
Posta un commento