Che notte da incubo !
Purtroppo non ho chiuso granché gli occhi stanotte, c’era una musica assordante
che veniva da fuori, simile discoteca all’aperto e poi quando ho preso un pochino
sonno è partita la sveglia del mio cellulare (non avendo messo la funzione dl blocca
tasti durante il cammino, sono riuscito ad impostare una sveglia !!!).
Sveglia alle 6.00, come
sempre prepariamo le nostre cose e via in strada alla ricerca di un bar aperto
per fare colazione. Il locale che ieri sera ci ha accolti (bar pizzeria che è
sul ponticello della chiesa, si gira a destra e dopo 60 metri di nuovo a
destra, fa pizze molto buone e non è caro rispetto al centro, consigliatissimo) è chiuso, quindi
bisogna trovarne un altro. Riusciamo ad andare nella parte bassa del paese e
alla piazza siamo riusciti a trovare un bar con tantissime varietà di brioche, mooolto buone.
Riprendiamo la marcia,
dato che non sappiamo con certezza dov’è la Via, tramite il mio gps riesco a
trovare una strada che in qualche modo mi conduca a Monteriggioni. Proseguiamo
per molti Km sulla SP5 (trafficata e molto pericolosa, fare veramente
attenzione) e ad un tratto Peter trova un portafoglio nascosto tra la
vegetazione. Lo apriamo e all’interno troviamo solo i documenti di una signora
(patente e carta d’identità). Raccolgo il tutto e me lo porto con me, nella
speranza di darlo ai vigili urbani di Monteriggioni.
Oggi il sole picchia
alla grande, in alcuni punti l’asfalto è stato appena steso, quindi a causa del
suo colore nero pece, è così caldo al nostro passaggio che sembra fondere le
nostre suole... maledetto asfalto, sei buono solo per gli pneumatici....forse!
Arriviamo a
Monteriggioni, dopo aver preso il timbro, troviamo l’ufficio della
polizia municipale e ... sono chiusi, apriranno solo al pomeriggio dalle 14 in
poi, pazienza ! Ne approfittiamo per fare una pausa pranzo su nel paese (molto
piccolo e caro), in un ristorante alla buona con due semplici tranci di pizza e
acqua (9,50 euro a testa... decisamente troppo per un pellegrino).
Riprendiamo il nostro
giro, dato il caldo soffocante (sono le 13) decidiamo di non accorciare il
tragitto passando sulla Cassia dato che ci sono pochi punti per ripararsi dal
sole ma di proseguire sullo sterrato e allungare un po’, almeno siamo al fresco. È veramente un bel
percorso, qualche Sali e scendi ma nulla di così impegnativo e sfiancante, dopo
una strada brecciata decidiamo di fare una sosta. Ci sediamo per terra e
parlando sentiamo un miaoooo ... è un felino randagio che è uscito da un
boschetto li vicino, si avvicina a noi ma si tiene a debita distanza. Dopo
averlo chiamato tante volte, finalmente si avvicina e lo strapazzo di
coccole (l’altro giorno mi mancava tanto la mia gatta e mi son detto vorrei
tanto accarezzare un gatto e .... bhè la casualità non esiste). Ha un corpicino
veramente denutrito, mi fa veramente pena. Decido di dargli da mangiare
qualcosa. Le uniche cose che avevo a disposizione erano dei dolci (sbriciolati
che mi aveva fatto portare mamma alla mia partenza). Gli ho dato le briciole (ne
erano un bel po’) e lei ha fatto piazza
pulita! Poverina ne aveva di fame ... ! Dopo qualche altra coccola, riprendiamo
il cammino.
Seguiamo sempre lo
sterrato, superato il castello di Chiocciola, siamo entrati in un
boschetto e ci siamo incontrati con due ragazzi (guardie svizzere in congedo, di
ritorno nel loro paese natale) e poi successivamente con una bella camionetta dell’Esercito
che stava effettuando delle operazioni militari di addestramento dei soldati...
in mezzo alla Francigena! Sono stati molto gentili a farmi prima finire il
pezzo di sterrato e poi passare con il loro mezzo, senza farmi mangiare
polvere.
Abbiamo un piccolo e
grosso problema, siamo rimasti a secco, niente più acqua! Che situazione
disastrosa. Decidiamo di abbandonare definitivamente la Francigena e percorrere
l’intero tratto (circa 7 km) per arrivare a Siena, tutto su asfalto.
Incontriamo una scuola di ippica (cavalli da salto) e decidiamo di chiedere
dell’acqua. La padrona molto gentile ci ha venduto due bottiglie d’acqua (a
prezzo stracciato) e ci ha perfino disegnato la mappa su come arrivare all’ospitale
di questa sera. Veramente una donna dal cuore buono e gentile.
Questa sera siamo
ospiti a Siena nel Centro di Accoglienza Santa Luisa. Abbiamo conosciuto suor
Ginetta, una grandissima suora! Sa metterti a tuo agio con semplici parole ed è
molto espansiva, sia al telefono che di persona! Veramente unica, ce ne fossero di persone come lei !
Dopo aver fatto una
bella doccia (e relativa barba) siamo andati a mangiare tutti insieme con una
grande tavolata io, Peter, due pellegrine e Giuliana. Chi è Giuliana? Giuliana è (da quello che
ho capito) una volontaria del centro che aiuta (in questo caso) alla cucina ed
inoltre anche lei è una pellegrina. È partita da Fidenza per Roma il mese scorso ed è
tornata da pochi giorni a Siena.
La cena, molto semplice
è stata molto buona e nutriente per noi che oggi abbiamo marciato per 35 Km
sotto un sole molto forte... dobbiamo reintegrare i sali minerali!
Un abbraccio a tutti
Roma è sempre più
vicina: 263 Km !
Matteo
Cos'ho imparato oggi?
1)Chi, anche se per una volta è stato pellegrino lo sarà per sempre.
2)Dai sempre da mangiare a chi ne ha bisogno, qualcuno provvederà per te.
3)I CC a volte sono scansafatiche.
4)Speriamo mai di non dichiarare guerra a nessun paese, se dovessimo attaccare la Francia passeremo per la via più breve: l'Africa !
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