giovedì 13 giugno 2013

Giorno 25: Colle di Val d'Elsa - Siena


Che notte da incubo ! Purtroppo non ho chiuso granché gli occhi stanotte, c’era una musica assordante che veniva da fuori, simile discoteca all’aperto e poi quando ho preso un pochino sonno è partita la sveglia del mio cellulare (non avendo messo la funzione dl blocca tasti durante il cammino, sono riuscito ad impostare una sveglia !!!).

Sveglia alle 6.00, come sempre prepariamo le nostre cose e via in strada alla ricerca di un bar aperto per fare colazione. Il locale che ieri sera ci ha accolti (bar pizzeria che è sul ponticello della chiesa, si gira a destra e dopo 60 metri di nuovo a destra, fa pizze molto buone e non è caro rispetto al centro, consigliatissimo) è chiuso, quindi bisogna trovarne un altro. Riusciamo ad andare nella parte bassa del paese e alla piazza siamo riusciti a trovare un bar con tantissime varietà di brioche, mooolto buone.

Riprendiamo la marcia, dato che non sappiamo con certezza dov’è la Via, tramite il mio gps riesco a trovare una strada che in qualche modo mi conduca a Monteriggioni. Proseguiamo per molti Km sulla SP5 (trafficata e molto pericolosa, fare veramente attenzione) e ad un tratto Peter trova un portafoglio nascosto tra la vegetazione. Lo apriamo e all’interno troviamo solo i documenti di una signora (patente e carta d’identità). Raccolgo il tutto e me lo porto con me, nella speranza di darlo ai vigili urbani di Monteriggioni.

Oggi il sole picchia alla grande, in alcuni punti l’asfalto è stato appena steso, quindi a causa del suo colore nero pece, è così caldo al nostro passaggio che sembra fondere le nostre suole... maledetto asfalto, sei buono solo per gli pneumatici....forse!

Arriviamo a Monteriggioni, dopo aver preso il timbro, troviamo l’ufficio della polizia municipale e ... sono chiusi, apriranno solo al pomeriggio dalle 14 in poi, pazienza ! Ne approfittiamo per fare una pausa pranzo su nel paese (molto piccolo e caro), in un ristorante alla buona con due semplici tranci di pizza e acqua (9,50 euro a testa... decisamente troppo per un pellegrino).

Riprendiamo il nostro giro, dato il caldo soffocante (sono le 13) decidiamo di non accorciare il tragitto passando sulla Cassia dato che ci sono pochi punti per ripararsi dal sole ma di proseguire sullo sterrato e allungare un po’, almeno siamo al fresco. È veramente un bel percorso, qualche Sali e scendi ma nulla di così impegnativo e sfiancante, dopo una strada brecciata decidiamo di fare una sosta. Ci sediamo per terra e parlando sentiamo un miaoooo ... è un felino randagio che è uscito da un boschetto li vicino, si avvicina a noi ma si tiene a debita distanza. Dopo averlo chiamato tante volte, finalmente si avvicina e lo strapazzo di coccole (l’altro giorno mi mancava tanto la mia gatta e mi son detto vorrei tanto accarezzare un gatto e .... bhè la casualità non esiste). Ha un corpicino veramente denutrito, mi fa veramente pena. Decido di dargli da mangiare qualcosa. Le uniche cose che avevo a disposizione erano dei dolci (sbriciolati che mi aveva fatto portare mamma alla mia partenza). Gli ho dato le briciole (ne erano un bel po’) e lei  ha fatto piazza pulita! Poverina ne aveva di fame ... ! Dopo qualche altra coccola, riprendiamo il cammino.

Seguiamo sempre lo sterrato, superato il castello di Chiocciola, siamo entrati in un boschetto e ci siamo incontrati con due ragazzi (guardie svizzere in congedo, di ritorno nel loro paese natale) e poi successivamente con una bella camionetta dell’Esercito che stava effettuando delle operazioni militari di addestramento dei soldati... in mezzo alla Francigena! Sono stati molto gentili a farmi prima finire il pezzo di sterrato e poi passare con il loro mezzo, senza farmi mangiare polvere.

Abbiamo un piccolo e grosso problema, siamo rimasti a secco, niente più acqua! Che situazione disastrosa. Decidiamo di abbandonare definitivamente la Francigena e percorrere l’intero tratto (circa 7 km) per arrivare a Siena, tutto su asfalto. Incontriamo una scuola di ippica (cavalli da salto) e decidiamo di chiedere dell’acqua. La padrona molto gentile ci ha venduto due bottiglie d’acqua (a prezzo stracciato) e ci ha perfino disegnato la mappa su come arrivare all’ospitale di questa sera. Veramente una donna dal cuore buono e gentile.

Questa sera siamo ospiti a Siena nel Centro di Accoglienza Santa Luisa. Abbiamo conosciuto suor Ginetta, una grandissima suora! Sa metterti a tuo agio con semplici parole ed è molto espansiva, sia al telefono che di persona! Veramente unica, ce ne fossero di persone come lei !

Dopo aver fatto una bella doccia (e relativa barba) siamo andati a mangiare tutti insieme con una grande tavolata io, Peter, due pellegrine e Giuliana. Chi è Giuliana? Giuliana è (da quello che ho capito) una volontaria del centro che aiuta (in questo caso) alla cucina ed inoltre anche lei è una pellegrina. È partita da Fidenza per Roma il mese scorso ed è tornata da pochi giorni a Siena.

La cena, molto semplice è stata molto buona e nutriente per noi che oggi abbiamo marciato per 35 Km sotto un sole molto forte... dobbiamo reintegrare i sali minerali!

Un abbraccio a tutti

Roma è sempre più vicina: 263 Km !



Matteo
 






 




 





 






 


 
 
Cos'ho imparato oggi?
1)Chi, anche se per una volta è stato pellegrino lo sarà per sempre.
2)Dai sempre da mangiare a chi ne ha bisogno, qualcuno provvederà per te.
3)I CC a volte sono scansafatiche.
4)Speriamo mai di non dichiarare guerra a nessun paese, se dovessimo attaccare la Francia passeremo per la via più breve: l'Africa ! 

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