domenica 26 maggio 2013

Giorno 9: Mortara - Gropello Cairoli

Devo ammettere che a Mortara sanno accogliere proprio bene i pellegrini. Il buon cibo, il buon vino e la simpatia contagiosa di padre Nunzio (e del personale) hanno allietato la serata alla perfezione.
I tedeschi erano incollati alla tv per vedere la partita di calcio della loro squadra del cuore, alla fine non sono riusciti a vederla tutta per via della stanchezza.
Questa mattina mi sono svegliato senza sveglia (sapevo che la camerata faceva un bel casino all'indomani), dopo una bella e abbondante colazione offerta dalla struttura, ci siamo messi tutti in cammino.
La cosa che mi ha sorpreso molto è che i tedeschi erano separati durante il cammino, c'è chi è uscito prima e chi dopo 10 minuti stava ancora preparando lo zaino, a quanto pare si sentono pellegrini "sociali" solo nei ricoveri e per mangiare (sinceramente non ancora capisco il motivo).
Loro hanno percorso la Francigena all'interno dei campi allagati, io invece ho preferito la strada con il suo asfalto torrido (oggi è stata una bellissima giornata) con le macchine che ti sfrecciano di fianco e la puzza di animali (investiti) in decomposizione lungo tutto il ciglio della strada.
Mi sono fermato nella prima città a circa 5 Km (Cascine di S.Albino) dove sapevo per certo che alle 10 padre Nunzio celebrava la messa nella chiesa del posto. Lui mi ha riconosciuto subito e mi ha chiamato anche per nome (gli era rimasto impresso ieri dopo aver letto la mia credenziale), dopo aver parlato un pochino, subito è entrato in sagrestia per cambiarsi e preparare il tutto per la messa.
Ascoltato la sua predica, sono rimasto molto affascinato di come parlava dell'essere un Grande Uomo: "Essere dei Grandi Uomini significa che si è capaci di perdonare e non vendicarsi mai "... una frase che sicuramente potrà essere banale ma se ci si pensa bene, quanti di noi sono disposti a perdonare? su 100 individui forse non andiamo oltre 5... !!! Io non lo so, a volte perdono e a volte mi vendico ma son cose banali, mai farei comunque del male a nessuno.
Finita la messa e dopo aver scattato una foto ricordo con padre Nunzio, via di nuovo in marcia.

E stata veramente dura oggi, il sole picchiava, la strada era un rettilineo senza fine, sembrava di essere in pieno deserto, per non parlare del puzzo della decomposizione che si sentiva ad ogni chilometro, una roba micidiale, quasi da vomito.
 
Forse giungere a Gropello Cairoli (mia meta odierna) sulla strada non è stato proprio saggio, ma son sicuro di aver evitato tantissimo fango e scarpe fradice! Domani, visto il sole di oggi, si torna sulla Francigena, passando per le campagne, fino a giungere a Pavia, sicuramente lo sterrato è più gradevole. 
 
Questa notte sono ospite nella mansarda della parrocchia di San Giorgio, piccola struttura, molto accogliente. Come sempre, del parroco nessuna traccia, sarebbe carino che ogni tanto loro sono presenti, almeno per salutare i pellegrini che sostano, ed invece.... lasciano tutto alle donne di casa (sarà per i troppi impegni che hanno? boh chi lo sà...).
 
Domani sarò ospite presso una famiglia a Pavia e purtroppo per via dei loro diversi lavori, potrò poggiare il mio zaino su una sedia soltanto alle 19, quindi me la prenderò comoda per fare i quasi 18 km che ci sono tra Gropello e Pavia.
 
Oggi è una settimana precisa che sono in cammino e facendo un calcolo dei chilometri approssimativi, siamo a quasi 170 km effettuati, non sono pochi e manco molti però per un novellino come me, con la cartilagine delle ginocchia prossima allo 0, significa veramente molto. Speriamo di andare avanti e di azzerare gli ultimi 690 km di strada che mi separano da Roma !
 
A domani
 
Buona notte pellegrini
 
 
Matteo
 
 
P.s. Le foto le metterò non appena ho una connessione decente, qui è pessima.
 
 
 
Cos'ho imparato oggi?
1)Che padre Nunzio è una persona fantastica
2)Che i Grandi Uomini sono quelli capaci di perdonare e non vendicarsi
3)Che programmare le tappe secondo le proprie esigenze, si possono compiere notevoli distanze.
 

 
 

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