Anche questa notte è passata malissimo :( Non sono riuscito a chiudere occhio per via del letto (non perchè era scomodo ma sono io che non ancora riesco ad abituarmi ai cambi di letto) e per via dell'orchestra sinfonica di Donnas, capitanata da Angelo e Dario con i loro russi a non finire !!!
Finalmente arriva il giorno, ci siamo svegliati alle 7.30 circa (credo, ormai l'orologio non lo guardo manco più), il tempo preparare gli zaini, raccogliere le nostre cose, via di nuovo in strada con tappa al bar. Tra cappuccini, caffè e brioches, ci siamo rimessi di nuovo in marcia, la nostra prima tappa è Pont Saint Martin, l'ultima cittadina della Valle d'Aosta. Dopo aver percorso 5 km e vari tornanti siamo giunti alla città. Ho visto da subito che il passo dei nuovi pellegrini è un passo molto veloce, molto spedito, molto esperto. Loro hanno iniziato la Francigena 2 tappe prima di me, esattamente ad Aosta ma sono dei veterani sulle tantissime altre vie come Compostela, San Francesco e altri 4 o 5 cammini che non ricordo. E palese che il loro passo è molto diverso dal mio che è lento ma costante (una lumaca in pratica) e allora vista la mia condizione di salute un pò precaria a livello delle ginocchia (non ho più cartilagine) e vista la lunga strada che mi aspetta, ho deciso di proseguire da solo al ritmo del mio corpo. Li saluto nella speranza di ribeccarli a Ivrea.
Vado avanti per la mia strada e con il mio fedele gps che finora non ha mai smesso di stupirmi, cammino per altri 6 o 7 km da solo su strade con ciottoli di pietra e con l'erba alta, fino ad arrivare nei pressi di Settimo Vittone, alla Battistero di San Giovanni, li sento parlottare alle mie spalle e ... rieccoli apparire Dario e Angelo, hanno sbagliato strada, imboccando il sentiero dei Vigneti al posto della Francigena, da li ci rincamminiamo di nuovo a passo meno spedito di prima e che andava bene anche a me. Dopo altri 3 km mi giro e vedo un'altro pellegrino che si avvicina verso di me a passo spedito, è Gilbert un pellegrino che viene dall'Olanda. A vederlo fà impressione (nel senso buono), è alto quasi 2 metri, capelli brizzolati e possiede un bordone di legno lavorato con su incastonato (credo) una pietra di colore blu. E stata una bellissima esperienza la sua conoscenza, parla un italiano stentato ma abbastanza semplice da intuire e soprattutto parla inglese e tedesco... quale miglior modo di confrontarmi nella lingua che ho sempre studiato? Bhè devo ammettere di essere arrugginito nell'inglese ma nonostante tutto abbiamo parlato tantissimo e ci siamo capiti !
La Via successivamente diventa veramente molto particolare, si scende moltissimo su un terreno pieno di ciottoli e molto sdrucciolevole, la cosa si amplifica di più visto che è ripreso a piovere con una certa intensità.
Alla fine di questa lunga ed interminabile discesa (i miei piedi iniziamo ad essere doloranti, sicuramente qualche vescica in fase di formazione :( ) arriviamo ad un piccolo bar pieno di persone e ci fermiamo per il nostro pranzo a base di cappuccini e caffè. Devo ammettere che un cappuccino così buono non l'ho mai provato in tutta la mia vita (non avevo fame sia chiaro, era proprio buono il cappuccino !!! ).
Ci rimettiamo in marcia e dopo varie piogge e schiarite, siamo giunti a Borgofranco d'Ivrea, qui le strade tra me e i pellegrini italiani si separano, loro sono diretti a Ivrea al Canoa Club per dormire (io prutroppo non ho trovato posto dato che domani ci sarà da quelle parti il giro d'Italia con tappa finale proprio ad Ivrea e di conseguenza gli alloggi sono completamente pieni) mentre io e Gilbert ci fermiamo in questa piccola città per riposarci. Purtroppo i nostri B&B sono differenti e lontani qualche km a piedi, quindi non c'è la possibilità di mangiare insieme. Ci siamo promessi che domani mattina riprendiamo il cammino verso Ivrea insieme !
Attualmente alloggio nel B&B la Verde Musica, molto accogliente e carino, la proprietaria è gentilissima, si è proposta perfino di farmi mangiare con loro questa sera (i ristoranti e pizzerie oggi sono purtroppo chiusi), non vorrei essere d'intralcio e di disturbo assolutamente, poi vediamo in da farsi.
Per il resto anche questa tappa è giunto al termine, anche se impegnativa ci sono riuscito. Domani è una variabile, sia gli italiani che Gilbert vanno a Santihà, siamo sopra i 35 km di strada, troppi per un pellegrino come me !!! Sicuramente saluterò per l'ultima volta Gilbert, poi mi fermerò in qualche altra zona per dormire e spezzare in due questo viaggio troppo lungo.
Salendo su per i vigneti
Lo storico ponte di Pont St. Martin
Muuuuuuu
Angelo, Gilbert, Dario e io
Cos'ho imparato oggi?
1)Che i valdostani sono persone educatissime e ti salutano sempre, cosa che non succede nel tratto piemontese, le persone sono molto riservate.
2)Che nonostrante dopo tanti anni di inglese scolastico, sò veramente poco della lingua ma nonostante tutto riesco comunque a dialogare e farmi capire.
3)Che a Borgofranco d'Ivrea il lunedi è tutto chiuso, consiglio di andare a mangiare alla pizzeria da asporto Sicily (buonissima, la ragazza al banco e il pizzaiolo sono simpaticissimi) !!!
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