mercoledì 22 maggio 2013

Giorno 5: Piverone - Santhià

Questa notte sono riuscito finalmente a dormire anche se mi sono svegliato alcune volte per risistemare le coperte (faceva veramente freddo). Alle 7.15 inizio a preparare lo zaino e rimetto in ordine la mia stanza, c'è il sole per fortuna (le previsioni davano pioggia). Prima tappa della giornata è al bar, per ricaricare il mio motore di zuccheri. Colazione con cappuccino e brioche preparate da Enrico, dopo i saluti di rito, inizio il mio percorso verso Viverone. 

I primi chilometri della tappa di oggi sono molto emozionanti, si attraversano i vigneti e soprattutto si ha la possibilità di incontrare moltissimi animali allevati (caprette, asinelli, mucche, galline, ecc...) e anche moltissimi animali selvatici in particolar modo delle piccole lepri che scappano alla velocità della luce non appena mi scorgono in lontananza. 
Camminando incontro la chiesa di San Pietro di Livione (ruderi) del XI secolo molto piccola ma dalle sue forme doveva essere veramente bella, peccato che alla fine non si hanno soldi per il recupero :( 

Continuando il mio cammino, inizio a intravedere sulla mia destra il lago di Viverone, molto grande e caratteristico, la città si vicina. 
Oltrapassato Viverone (città particolare per gli affreschi fatti dai ragazzi sulle pareti della loro scuola elementare (credo) che raffigurano i personaggi disney e non (complimenti per la bravura e per l'idea!).

Dopo Viverone è la volta di Roppolo, qui iniziano i problemi (ormai sono una costante nel mio viaggio). Nella piazza principale, nelle vicinanze del campanile ci sono due indicazioni sulla via Francigena, il percorso normale e il pecorso short (segnalato in basso alla tabella). Provando ad osservare il tracciato sul mio navigatore, ho optato per il percoso short ed ho fatto un grandissimo errore. Il tracciato era segnalato molto bene nel tratto iniziale (si entra all'nterno di un bosco moooolto fresco) ma non nel tratto finale, arrivo sulla strada statale e non sò da che parte andare. Per fortuna studiando bene la carta del mio gps, tagliando per alcuni vicoli, sono riuscito a riprendere la via principale (sarebbe forse meglio tagliare la via short? Chissà...)

Dopo Roppolo è la volta di Cavaglià, da qui si abbandona per un pò l'asfalto e si va sulla terra battuta per un breve tratto. Ho iniziato ad avere giovamento ai miei piedi dato che l'erba ammortizza il passo ma ahimè il tutto è durato poco, infatti gli ultimi 10 km circa sono su asfalto e brecciato. Ho sofferto veramente tanto in questo tratto (oltre a rischiare un pò la vita per via di alcuni cacciatori disattenti che erano a caccia) ma a tutto c'è la soluzione e la Provvidenza aiuta il pellegrino nei momenti di difficoltà. L'aiuto mi è stato dato da Antonio. Chi è Antonio? E un simpatico signore che sembra spuntato dal west, ha barba e capelli bianchi, cappellone stile wester sulla testa e sguardo di chi la sà lunga. Si avvicina a bordo di un piccolo calesse trainato da due cavalli. Mi guarda, mi sorride e mi dice: "Buongiorno pellegrino, dove vai?" Ed io: "a Roma...". Mi guarda, sorride e mi dice "Ne hai di strada da fare, pure un bel pò!", "Stasera dove ti fermi?" ed io: "a Santhià". Mi sorride e mi invita a salire sul calesse insieme a lui, mi vuole dare un passaggio fino alla sua cascina (passa nelle vicinanze della via Francigena), accetto subito data la situazione. Antonio inizia a parlarmi di se, dice che lui esce con i suoi cavalli ogni giorno in modo da tenerli in allenamento in vista ad una gara che si disputerà a breve (gara a tempo all'interno di un percorso immerso nella natura), mi racconta che gli piacerebbe percorrere la via Francigena un giorno completamente a cavallo, ma per ora ha in mente solo la sua gara. Arriviamo vicino alla sua cascina e il mio passaggio termina (è veramente uno spettacolo viaggiare su un calesse trainato da due cavalle), con il suo gesto di bontà mi ha soccorso in un momento di bisogno e soprattutto mi ha accorciato la tappa di 2,5 Km (sembra poco ma per un percorso di 22,4 Km è molto). Saluto Antonio con una stretta forte di mano, lo ringrazio per la sua gentilezza e lo immortalo con una bella foto (che posterò). 

Mancano ancora altri 4,2 Km per raggiungere Santhià, anche qui, una volta attraversato il cavalcavia dell'autostrada, ci si imbatte in una doppia segnaletica, un percorso short e uno long. Quale scelgo? Lo schort, però stavolta aguzzo l'ingegno e vado alla ricerca delle tracce lasciate dai miei 3 amici pellegrini (Dario, Angelo e Gilbert), loro hanno effettuato lo stesso percorso il giorno prima, quindi se sono passati di là, l'erba deve essere per forza schiacciata! E così è stato, si vedeva chiaramente la traccia del loro passaggio!!! :D 

L'ultimo tratto è molto carino, ci sono tantissimi canali di irrigazione che passano a bordo strada, lo sciabordio dell'acqua è un qualcosa che dà rilassatezza e tranquillità. Non devo mollare, mancano altri 2 Km ! Forzaaa !!!

Finalmente arrivo nella piazza centrale di Santhià, questa sera sono ospite dell'Associazione Amici della Via Francigena, un locale molto carino e accogliente, anche qui letto a castello e sacco a pelo. Devo ammettere che sono organizzati molto bene, l'ostello oltre ad avere un costo abbordabile, ha anche una serie di convenzioni con una Trattoria-Pizzeria (La Vecchia Taverna con un menù pellegrino molto conveniente e squisito) e il bar "Caffè delle Piazza" per delle "dolciosi" prime colazioni. 

Sono molto soddisfatto nel constatare che qui le cose funzionano molto bene rispetto ai tratti precedenti e che le persone fanno del loro meglio per aiutare i pellegrini. Sono veramente felice ! Complimenti a tutti !!!

Domani non partirò, resterò un giorno fermo a Santhià, devo recuperare le forze o meglio devo placare il dolore che ho ai piedi, veramente micidiale (le vesciche per fortuna le ho sapute trattare benissimo), speriamo di ricaricare le batterie per la prossima tappa che sarà Vercelli, percorso lungo di 27 Km, non poco per un pellegrino che ha problemi di cartilagine ! 

Buona notte pellegrini 

Un abbraccio a tutti 

Matteo 


P.s. Le foto le pubblicherò non appena avrò una connessione decente  
    



Animali in fattoria



La bellissima coppia di Cavalle





Antonio e il suo piccolo Calesse da allenamento


Canale Cavour
 

 Balcone con gatti e topi


La piazza principale di Santhià
 

Cosa ho imparato oggi? 
1)L'asfalto è micidiale per un pellegrino, meglio la terra. 
2)A volte prendere un percorso short non è conveniente, anzi allunghi ! 
3)I cavalli sono bellissimi (anche se li temo), ancora di più girare sul calesse!
 

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