venerdì 31 maggio 2013

Giorno 13: Orio Litta - Piacenza

Questa mattina niente sveglia, ci ha pensato Peter a svegliarmi. Lui dorme nella camera sopra la mia e avendo il pavimento con le travi in legno (come quegli edifici di una volta ... bellissimi), basta un minimo movimento che scricchiolano.
La cena di ieri sera è stata fantastica, abbiamo cenato presso "La Vecchia Osteria sulla via Francigena" e fatto tante chiacchiere con la proprietaria e suo marito (un eccellente cuoco). Questa mattina, dopo aver raccattato le nostre cose, siamo di nuovo tornati lì per fare colazione. Tra brioche e thè (Peter com'era il the?) e tante chiacchiere anche con una giovane signora, siamo ripartiti alla volta di Piacenza.
 
Il tragitto odierno è un po' strano, sulla cartina di Peter portano 20 Km, sul mio gps 26 Km, quale dei due dirà la verità? Vedremo...
 
Il primo pezzo del cammino inizia con l'asfalto, poi si passa sullo sterrato con l'immancabile mega pozzanghera ed erba bagnata (scarpe fradice....), purtroppo la notte precedente diluviava e il pallido sole del mattino non è riuscito almeno ad asciugare l'erba.
 
Una volta attraversati il campo sterrato, iniziano gli argini o meglio la strada dell'argine. Queste sono delle strutture (terrapieni) molto alti che consentono in qualche modo di contenere una eventuale esondazione del maestoso Po. Si alterna spesso l'asfalto, allo sterrato e all'asfalto con pietrisco, oggi è veramente una tortura per i miei piedi, percepisco ogni singolo sasso che passa sotto la mia suola !
 
Peter è un cavallo, ha uno zaino super pesante di circa 25 Kg, due gambe che sembrano stecchini ed un fisico dove è meglio ancorarlo con le pietre in caso di vento, eppure porta uno zaino mastodontico, da dietro sembra che lo zaino cammina da solo. Ma nonostante tutto riesce a mantenere una media di quasi 7 km/h (secondo il gps), una roba assurda ! Io per i primi 13 km sono stato al suo fianco, dopo ho gettato la spugna, è un ritmo troppo elevato sia per me che per le mie ginocchia. Nel giro di 20 minuti mi ha distanziato per quasi 800 metri !
 
La strada è molto noiosa in questi tratti, oltre ad avere delle strade dritte che sembrano non finire mai, alcuni tratti passano anche nella zona di S.Rocco al Porto (Lo). Mi son tenuto alla larga dalla città (conosco bene questo tratto in quanto insieme a Cristina Menghini, nel maggio 2011 ho tracciato la Via), ho percorso tutta la strada statale sull'argine, fino  ad arrivare al distributore Agip del supermercato Auchan. Da lì si deve attraversare la strada (super trafficata e con macchine che passano a folle velocità: ATTENZIONE!) per poi riprendere il percorso pedonale/ciclabile che ti permette di attraversare il ponte nuovo del Po senza nessun rischio.

Arrivato alla fine del ponte, vedo Peter seduto per terra che prende il sole, dopo un rapido scambio di battute, saluto lui e mi dirigo in centro per una piadina rapida (per i pellegrini, ci sono molti posti dove mangiare a Piacenza es. panini, pizze ecc... consiglio però di prendere una buona piadina a "La Piadineria" in via Chiapponi, è una traversa nelle vicinanze del Duomo) e poi scappo per fare una sorpresa alla ma ragazza alla fermata dell'autobus.
 
Avendo vissuto molti anni a Piacenza, ho diversi amici e ogni volta che torno, cerco di rivederli tutti ed infatti la prima tappa (per motivi di tempo) è stata effettuata in Università Cattolica, sono andato a salutare un professore o meglio un Uomo straordinario che in tanti anni di università mi ha sempre supportato (e anche bacchettato quando era necessario) come meglio poteva: il prof. Baffi Claudio !
 
Dopo un rapido scambio di saluti, la prossima tappa è  stata la chiesa di S.Lazzaro per ritirare le chiavi dell'ostello (per i pellegrini: per raggiungere la Chiesa, basta chiedere dell'Università, è praticamente di fronte. Ci sono gli autobus che partono da piazza Cavalli che sono il 2 e il 3, ci arrivano proprio davanti). Chi incontro lì? Facilissimo, Peter ! Insieme partiamo alla volta dell'ostello S.Pietro, una struttura che da sempre è stato un hospitale per pellegrini, fin dal 1032 ! L'Ostello è pulito, accogliente e molto particolare per via del soffitto in legno (travi), arcate e colonne antichissime, diciamo che è un hotel a 4 stelle per i pellegrini.
 
Questa sera avevo deciso di prendere una pizza nella pizzeria di fronte ma Peter mi ha pregato di mangiare con lui, mi son detto, vediamo come se la cava un irlandese ai fornelli (:D) e devo ammettere che sa il fatto suo! Abbiamo mangiato pasta con pancetta, pomodori freschi, sugo, e pomodori secchi e per contorno insalata!
 
Mentre stavamo buttando la pasta, sentiamo bussare alla porta, sono altri due pellegrini che questa notte si fermano da noi. Si chiamano Roland e Gudrun che anche loro hanno la stessa nostra meta: Roma!
Tra tante chiacchiere e a volta difficoltà di comprensione (capisco più lo spagnolo che il francese) abbiamo passato una serata con "Cena Internazionale" :D
 
Successivamente li ho lasciati per via dell'appuntamento che avevo con la mia ragazza, sono momenti veramente belli questi, compiamo 2 anni di fidanzamento ! Speriamo che possiamo festeggiarli tutti fino alla fine dei nostri giorni.
 
Buona notte pellegrini e non
 
Un abbraccio
 
P.s. Il tragitto totale di oggi è di 33 Km.

 
Matteo



 
La villa di Orio Litta

Lo sterrato di Orio Litta
 

Un vecchio portale della città vicino l'argine 
 

Per chi vuole imbarcarsi
 

Una vecchia e caratteristica chiesa
 

Le luuuunghe strade sull'argine
 

Camminando come saette...
 

La luuunga strada ... brecciata!
 

Campo di papaveri
 

Miss gonnellina 2013 :D
 

Il Po in lontananza
 

Una pianta, solitaria come me.
 
 

Peter twin turbo !
 

Argine di San Rocco al Porto
 

Attraversando il nuovo ponte di Piacenza
 

Welcome in Emilia Romagna
 

Il ponte ferroviario e il Po
 
 
Adesso si possono guardare le palle dei cavalli !
 

International dinner from Ostel S.Pietro !
 
 
 
Cos'ho imparato oggi?
1)Gli argini sono una grande rottura di scatole.
2)Del francese, nonostante 3 anni di studio a scuola, non ricordo nulla!
3)Che i Veri Amici restano nonostante non ci sei più fisicamente a Piacenza, si fanno sentire in qualche modo, chiedono di te e si tengono costantemente aggiornati sul mio blog, semplicemente fantastici !
 
 


mercoledì 29 maggio 2013

Giorno 12: Santa Cristina e Bessone - Orio Litta

Questa mattina mi sono svegliato presto, alle 6.30 ero già in piedi. Volevo a tutti i costi uscire al più presto da questa stanza. In tutti questi giorni di viaggio non mi sono mai sentito così. Dopo aver apposto la mia firma sul registro del pellegrino, mi sono messo in strada, rapido caffè e brioche e dritti sulla Via.
 
Lasciando il centro abitato, dopo la stazione, la strada diventa aperta campagna. Questa notte ha piovuto e le scarpe ci mettono poco ad inzupparsi (speravo in un mese più soleggiato ed invece .... ). Andando avanti incontro un via vai di trattori su uno sterrato pieno di pozzanghere enormi... ma cosa trasportano? Dopo neanche un chilometro ho trovato la risposta, c'era in azione una mietitrebbia che stava raccogliendo il grano !
 
Passato il campo, mi avvicino alla città di Miradolo Terme, successivamente entro nella città di Camporinaldo (e penso al mio professore Rinaldo Nicoli visto il nome che è lo stesso... con lui ho chiuso il mio 58° esame universitario!).
 
Il tracciato odierno è un mix tra asfalto, sterrato e canaloni pieni d'acqua dove se non stai attento a dove metti i piedi, l'acqua ti arriva al ginocchio !
 
Finalmente piano piano mi avvicino alla città di Orio Litta ! Per prima cosa mi sono precipitato nella chiesa, nella speranza di un timbro fortunato da parte del parroco ma invece nisba, era chiusa. Allora decido di trovare il mio ospitale. Oggi sono ospite presso la Cascina di S.Pietro. Ad accogliermi è stato niente di meno che il SINDACO della città, Pierluigi Cappelletti.
Con la sua grande simpatia e con i suoi modi di fare credo che ogni pellegrino si senta a suo agio. Pierluigi mi ha fatto fare un giro all'interno dell'intera struttura dell'ospitale e sono rimasto senza parole. Una struttura medioevale, ristrutturata qualche anno fa, con soffitto e pavimento completamente in legno. I letti sono situati all'interno della "torre" su due livelli. E veramente una cosa magnifica, molto suggestivo e sicuramente a mio avviso è un ospitale a 4 stelle per un pellegrino !!! Sono tutt'ora senza parole. Forse è la provvidenza... dopo una notte passata in un posto orribile, oggi è completamente l'opposto !!! 

Dopo una rapida doccia e sistemata, inizia a venire giù dal cielo acqua a secchiate. Per fortuna la tappa di oggi (25 Km) è stata molto rapida (avevo il turbo) e questo mi ha permesso di giungere a destinazione alcune ore prima dell'arrivo della pioggia.

Ultimato le mie cose, sento bussare alla porta, chi è? Non ci posso credere, un pellegrino che sotto l'acqua è arrivato anche lui a destinazione. Il suo nome è Peter, è originario dell'Irlanda ma da tempo vive in Spagna. Il suo cammino è iniziato in territorio francese ed è da tantissimi giorni che è in cammino, credo oltre un mese ! Abbiamo fatto amicizia fin da subito, ci siamo confrontati, nonostante io non parli lo spagnolo e zoppico nell'inglese. Ma nonostante tutto ci siamo capiti alla perfezione.
 
Dopo una rapida cena presso "La vecchia Osteria sulla Francigena" (sono stati bravissimi, con poco preavviso sono riusciti a farci un mega piatto di spaghetti al ragù e affettati super buonissimi), io e Peter abbiamo parlato del viaggio di domani verso Piacenza e siccome non ha l'elenco di tutti gli ostelli che possono accogliere i pellegrini, gli ho dato una lista che possedevo io (presa a Santhià).
 
Domani mattina le condizioni meteo sono pessime, onestamente non so se prendere il jolly del treno e spostarmi a Piacenza (per via delle scarpe poco indicate e per via del fatto che sono zone, soprattutto nel piacentino, che conosco abbastanza bene, come le mie tasche e non voglio distruggermi le ginocchia) oppure andare con Peter e fare tutta la strada passando per San Rocco al Porto. Comunque sia una cosa è certa, domani sera ci ritroviamo nello stesso ospitale.
 
Purtroppo la connessione in questo posto non è della migliore e non posso caricare le foto, forse quando sarò a Piacenza riuscirò ad inserirle senza problemi.
 
Buona notte pellegrini
 
Un abbraccio
 
Matteo
 
 
 
 
Cos'ho imparato oggi?
1)Quando una struttura non ti piace, non vedi l'ora che si alzi il sole per andare via.... sgommando !
2)Che ci sono persone straordinarie che credono nel progetto Francigena e si mettono in prima linea per portarlo avanti, ne è l'esempio il Sindaco Cappelletti di Orio Litta;
3)Non importa di che nazionalità sei, che colore hai, che lingua parli. Sei un pellegrino come tutti e si parla il linguaggio universale. 
 
 
 
 
 
 


martedì 28 maggio 2013

Giorno 11: Pavia - Santa Cristina e Bissone

Il risveglio di questa mattina è stato molto particolare, dormivo e mi sentivo chiamare da una voce lontanissima (ero in coma profondo) che diceva... Matteoooooo Matteooooo.... era Guerrino che insieme alla piccola Marina cercavano di svegliarmi. E stato veramente bello anche l'abbraccio di Marina per il buongiorno :D

Dopo una rapida colazione e aver finito di riempire il mio zaino, ho salutato Guerrino e la piccola Marina (che ha apposto il timbro sulla mia credenziale con una scimmietta verde, bellissima !!!) e via di nuovo in strada. 

Oggi devo essere sincero, sono veramente fiacco, giù di corda, non capisco il perchè, forse per via della stanchezza accumulata in questi giorni e per le lunghe tappe effettuate. Non vedo l'ora di arrivare a Piacenza e fermarmi due giorni come si deve in relax completo. 

Prima tappa mattuitina è alla fontanella di Pavia, speravo di rivedere l'amico di colore di ieri per altre due chiacchiere sui leoni in Italia e magari farci anche una foto insieme ma nulla, nemmeno l'ombra. Riempito la mia borraccia, faccio un piccolo giro sul mercato e poi via di nuovo sulla Francigena. 

Il tratto in uscita da Pavia non è tra i migliori, si va spesso all'interno (sterrato e/o parchi) per poi tornare sulla strada principale, il tutto diverse volte. Per fortuna che avendo la traccia sul gps, ho evitato di eseguire alla lettera il tracciato, risparmiando forse qualche centinaio di metri e le forze per la tappa di oggi (lunghezza complessiva: 28 km). 

Uscendo da Pavia, prima di una rotonda (l'unica che c'è in uscita), mi si affianca un signore con una bici e mi dice "Vai a Roma ?" gli rispondo: " ... eh si, bella lunga è la strada, lo so (il discorso è sempre quello)"... e lui: "Sai, vi stimo molto, prendete lo zaino e macinate tutti questi chilometri a piedi, i miei complimenti...". Sono frasi che veramente ti fanno pensare e sopratutto ti danno sempre lo stimolo giusto per andare avanti anche nei momenti di difficoltà. Ringrazio il signore ed entro nella città di Valle Salimbene e San Leonardo... è un rettilineo quasi infinito, forse 5 km di strada, non ricordo bene, è stato molto pesante per me visto che oggi sono partito anche con una svogliatezza unica !

Andando sempre avanti incontro il PJ Pub (a Linarolo) che ha esposto un cartello inerente al pranzo odierno a menù fisso, solo 9,50 euro. Ne ho approfittato subito. Il cibo non è certo da 4 stelle, ma per un pellegrino va benissimoe poi non è affollatissimo, quindi si mangia con molta tranquillità !!

Uscendo dal pub, vedo passare davanti a me solo due degli 8 tedeschi (gli altri non ho idea di dove possano essere), mi salutano tutti e due con la manina, mi fanno ciao ciao e riprendono con il loro passo spedito. Prima di rimettermi in marcia aspetto che si allontanino un pochino, preferisco fare la mia strada da solo, senza avere nessuno al mio fianco che non condivide appieno la fratellanza del pellegrinaggio.

Nel frattempo vedo che il tempo stà cambiando, si avvicinano certe nuvole scure, ma per fortuna non sono nuvole da pioggia ma solo da tempo coperto. Camminando, mi accorgo che dietro di me ci sono una coppia di persone che passeggiano a passo spedito e mi raggiungono nel giro di 3 minuti. Sono una coppia del posto (over 50) che ogni giorno percorrono quel tratto di strada ad anello e insieme a loro ho fatto un pezzo di Francigena parlando del più e del meno e su dove dormire. Viaggiando quasi sempre in solitaria e senza musica, avere qualcuno con cui parlare e non pensare a ogni singolo dolore del tuo corpo è qualcosa di fantastico. Peccato che capita sempre di rado, forse nel momento del bisogno, forse è destino, forse.... chi lo sà !!! 

Se ieri erano pericolosi gli sterrati, oggi sono pericolose le strade ! C'è un viavai di trattori con dietro le diverse attrezzature per lavorare il terreno. E il periodo della semina e così si danno da fare come meglio possono. Mi ha incuriosito moltissimo di come si suddividono i compiti impiegando più trattori sullo stesso terreno in modo da acelerare i tempi di lavorazione.

Successivamente si entra a Belgioioso, molto bella la strada che arriva a questa città, con alberi altissimi a destra e sinistra, c'è qualcosa di intrigante, di storia, di mistero e .... di pace. 

Andando sempre avanti, finalmente arrivo a Santa Cristina e Bissone (attraversando la stazione), chiedo informazioni ad una giovane signora per la Chiesa e mi indica molto gentilmente la direzione e mi saluta con un sorriso smagliante. Forse voleva farsi quattro chiacchiere ancora con me, la stanchezza mi fà giocare brutti scherzi, penso sempre a rilento ! 

Arrivato in Chiesa, conosco il parroco, ottengo il mio timbro sulla credenziale e poi vado in camera. 
Adesso vorrei aprire un piccolo capitolo inerente alla camera. Non vorrei essere scortese e nè essere un pellegrino che pretende chissà cosa anzi, dormo anche per terra io e non mi faccio problemi. Però su una cosa non transigo ed è l'igiene. Purtroppo in questo ostello è venuto a mancare. Il cestino dei rifiuti che emanava un olezzo nauseambolo per via degli assorbenti buttati da qualcuno prima di me e il water con schizzi ematici. Non voglio fare polemica, ma negli ospitali non importa come si dorme, possono mancare anche le porte e le finestre oppure dormire anche per terra, nessun problema, ma l'igiene e la pulizia vengono prima di ogni cosa. Vuoi per la sicurezza dei futuri pellegrini (se la persona in questione è infetta ed ha qualche malattia? Chi me lo garantisce? Perchè devo trasformare un viaggio bellissimo in un dramma per la mia salute? Purtroppo lavorando per 6 anni sui mezzi di soccorso, ne sò qualcosa di schizzi e altre fluidi corporei, altro che rischio biologico!) ma anche per la "pubblicità" negativa che si crea, i futuri pellegrini magari scelgono la tappa prima o dopo Santa Cristina in modo da stare più tranquilli. Bisogna fare attenzione, mi raccomando ospitali!

Un'altra particolarità di Santa Cristina è che ha un unica fontana pubblica e ... magicamente non funziona !!! E vabbhè.... 

Domani ci sarà una tappa non molto lunga, sono circa 18 km di strada e si lascia in via definitiva la provincia di Pavia, per entrare nella provincia di Lodi: Orio Litta ! Restano altre due tappe per poi andare a Piacenza e rivedere finalmente la mia ragazza. 

Buona notte pellegrini e buon cammino per domani 

Un abbraccio 

 Matteo



 Uscendo da Pavia


Ospitale di S.Lazzaro
 
 

Piacenza è sempre più vicina
 

Le lunghe strade polverose
 

Le tipiche e innumerevoli risaie

 
 
Uccelli in risaia :)
 

 

 

 

La mia sosta

 Le lunghe e dritte strade sfiancanti
 

Il tempo sta cambiando


Un campo di papaveri
 

Una strada molto particolare
 

Uno dei tanti mezzi in azione
 

Altri in fase di semina
 

Tipiche cascine
 

Altri campi di papaveri
 
 
Mi ha molto colpito questo cartello...
 
 


Cos'ho imparato oggi? 
1)Che l'abbraccio di una bimba di prima mattina ti riempie di gioia 
2)Che se non sfrutti l'occasione per una foto, non ne avrai una seconda opportunità (il ragazzo di colore)
3)Non si deve MAI mangiare a pranzo, solo alla cena. Avevo un sonno dopo pranzo che non mi reggevo in piedi !!! 
4)Non importa che la tua casa stà cascando a pezzi, l'importante che hai l'ultimo trattore figo con il marmittone e le ruote larghe ! (Thinking Agricultural).



lunedì 27 maggio 2013

Giorno 10: Gropello Cairoli - Pavia

Questa mattina me la sono proprio presa comoda, mi sono svegliato alle 8 (per colpa del sole), prima tappa (come ogni giorno) è il bar (dell'Oratorio), cappuccino e brioche al cioccolato e una copia di Sportweek (che era sul tavolino). Ho scoperto che in Italia abbiamo una campionessa mondiale di apnea dinamica, Ilaria Bonin, che da alcuni anni detiene il record nel settore femminile.... e la tv oltre alla Pellegrini nello sport non và (...), pazienza, speriamo che qualcuno ne parli prima o poi.
Ultimata la colazione, di corsa a fare il mio zaino. Riempito il tutto mi incammino sulla Via e scopro un panificio-salumeria.... bhè mi son comprato il mio pranzo di oggi. I proprietari gentilissimi e super curiosi, mi hanno posto mille domande sul cammino, sono stato molto contento di aver risposto a tutte le loro domande. 

Uscendo dalla salumeria, di fronte, noto anche il fruttivendolo... la frutta per un pellegrino è di fondamentale importanza !!! Mi son comprato 4 mele golden ricche di taaaanto zucchero, utile per i miei muscoli super stressati.
Dopo neanche un chilometro di cammino inizio ad incontrare i tedeschi in gruppi dispersi (non fanno comunella sul cammino), uno di questi, stava mangiando non so cosa e appena mi vede, rimette a posto il suo zaino e subito parte spedito davanti a me con un passo da bersagliere, io non ho capito ancora il perchè di tale gesto, bhà son strani !!!! Passeggiando con mooolta calma (sono solo 18 km oggi inoltre prima delle 19 non ho possibilità di posare lo zaino in casa) inizio il mio percorso. Quello odierno è prevalentemente asfalto misto a sterrato. E una tappa particolare, si entra nel Parco del Ticino! Non è nulla di eclatante, sono sempre dei terreni coltivati con mais e riso dove nelle vicinanze scorre il fiume omonimo Ticino. Nei tratti sterrati oggi c'è un affluenza di trattori e di macchine, sono in piena attività per via dei trattamenti che devono effettuare sul riso. Gli agricoltori sono molto educati in questa zona, ti passano vicino molto lentamente, per poi accelerare una volta distanti 20 metri da te, questo è per via della polvere, i trattori se passano velocemente, alzano una nube che assomiglia ad una tempesta nel deserto !!! Oggi è passato anche lo Schumacher delle risaie, un tizio che andava tutto sparato sullo sterrato, sbandando a destra e sinistra (per via delle minuscole ruotine da risaia che aveva il trattore), rischiando anche in un tratto di finire dentro il canale, si vede che aveva fretta, erano quasi le 12 e la panza chiama !!! :D
Superata Villanova d'Ardenghi si entra presso Carbonara al Ticino con i suoi boschi e con il fiume Ticino, molto più grande, in alcuni punti sembra veramente maestoso, molto più largo della Dora Baltea !!! Purtroppo se ci sono i boschi e quindi il fresco, ci sono anche le zanzare, queste maledette bestiole sono sempre più agguerrite, speriamo che una volta lasciato il Pò alle spalle, si risolve il problema zanzara. 
Nell'ultimo tratto prima di giungere a Pavia, la strada è veramente pessima. Dopo il cancello completamente arrugginito, la strada prosegue costeggiando la rete di recinzione. Li si entra in un acquitrino super fangoso e tra l'altro c'è anche un albero caduto che ostacola il passaggio. Per poter fare gli ultimi 20 metri e sbucare sulla strada principale, si deve risalire il costone a destra, camminare di fianco alla recinzione e poi ridiscendere. Ma non c'è nessuno che si occupa di questo tratto importantissimo? Speriamo che è solo un caso eccezionale e che negli altri territori sia tutto segnalato e pulito a dovere.
Sono arrivato a Pavia alle 14, dopo un panino mangiato nelle vicinanze di un ponte me la son presa comoda girando per la città. Questa sera sono ospite a casa di Guerrino, un pellegrino che ha già percorso Santiago e Assisi (in bici), quindi è una buona occasione per confrontarci su idee, dubbi e perplessità inerenti al Cammino.

Girovagando per Pavia ne ho approfittato per timbrare la credenziale al Duomo (per timbrare ci si deve rivolgere al Palazzo Vescovile, di fronte al Duomo), successivamente ho fatto amicizia con un ragazzo di colore. E molto curioso e mi riempie di domande: "Ma dove vai con uno zaino cosi pesante?" ed io ... "A Roma"... "Ma vai in treno?"... "No vado a piedi..." "non ci credo, tu vai a piedi fino a Roma" ... "eh si ..." " ma non hai paura ad andare da solo? Cioè passi nei boschi e non hai paura dei leoni???" ahahahahahah sono scoppiato a ridere, gli ho fatto capire che qui i leoni non ci sono e che la strada è in qualche modo "tranquilla". Era super curioso e così gli ho dato qualche dritta anche a lui.

Alle 19 (con un pò di ritardo) incontro Guerrino e la sua famiglia, famiglia unica, di una semplicità e di una disponibilità che finora solo in rarissime occasioni ho visto. Ho promesso una lettera una volta giunto a Roma e lo farò, insieme agli amici di Nicorvo.

Domani mattina penultima tappa del pavese, si entra in Santa Cristina, tappa lunga, circa 28 Km. Speriamo che il tempo regge, le previsioni non sono molto rosee,ma pazienza, noi siamo pellegrini, il tempo conta poco !!!

Buona notte a tutti

Un abbraccio

Matteo
Camminando sulle stradine


Le tante risaie...



...e canali !






Uno dei tanti mezzi di oggi ... JD


Il fiume Ticino





Il cancello arrugginito


Il ponte ferroviario di Pavia


Mangiando un panino ....


Il ponte Coperto e sullo sfondo il Duomo




Perchè ha le palle romaniste ???
Il Duomo di Pavia
Cos'ho imparato oggi?
1)Che abbiamo una campionessa mondiale di apnea dinamica (pure carina)
2)Che le persone sono super curiose del perchè hai uno zaino addosso e sul perchè del cammino.
3)Che esistono delle persone fantastiche o meglio, delle famiglie fantastiche come quella di Guerrino !